Al fianco della Casa Internazionale delle donne

Roma, in consiglio Comunale è andata in scena l’arroganza, la malafede e la violenza a 5Stelle.

Con il voto in Consiglio Comunale la giunta a 5 stelle ha dichiarato guerra alle donne e a quanti /e sono impegnate nel sociale per rendere vivibile la città. Con l’approvazione della mozione Guerrini, abbiamo visto che, di fronte alle questioni delle donne, per questa amministrazione la democrazia non esiste più.

La mozione impegna la sindaca e la giunta a togliere alla Casa delle Donne la sede del Buon Pastore, non si sa per farne cosa, cancellando un’esperienza importantissima per le donne e la città, una realtà viva della cultura, del femminismo e dei movimenti.

La mozione è stata votata:
1) rifiutando il rinvio richiesto a gran voce, data anche la riconvocazione del tavolo di confronto per lunedì, tra giunta e Casa Internazionale delle Donne
2) Impedendo l’intervento nel Consiglio Comunale di una rappresentante della Casa
3) Negando all’opposizione la documentazione necessaria
4) Negando il diritto di replica alle opposizioni

Noi certo dal Buon Pastore non ce ne andiamo e continuiamo il nostro impegno con le donne e per la città.
#giùlemanidallecasa
#lacasasiamotutte

La Casa, in risposta alle richieste del Comune, ha da mesi presentato una proposta documentata in cui si descrivono i crediti che la Casa ha accumulato in anni di manutenzione di un edificio del ‘600, in anni di prestazione di servizi sociali e culturali , e un piano di rientro ragionevole e sostenibile. Non c’è stata nessuna risposta e il tavolo è sparito. Noi restiamo in attesa di essere convocate.
La Casa non costa un euro al Comune, a parte una mancata entrata parziale per un affitto che da anni abbiamo denunciato come irragionevolmente oneroso e insostenibile. La Casa è aperta, agibile e ben mantenuta da oltre trenta anni, è frequentata da 30000 donne l’anno, senza nessun finanziamento pubblico alla gestione.
Con questi atti, il Comune si pone contro i movimenti e le associazioni delle donne e continua a negare il valore politico, sociale e culturale di centinaia di realtà che, come la Casa delle Donne, sono impegnate volontariamente a sostegno dei diritti e del benessere della cittadinanza.
La Casa Internazionale delle Donne non si può chiudere.
Noi non ce ne andiamo

Lunedì 21 maggio dalle 11:00 alle 13:00 Conferenza Stampa in Senato per accreditarsi inviare il nominativo a segreteria@casainternazionaledelledonne.org

Lunedì 21 maggio dalle 18:00
presidio davanti all’Assessorato Roma Semplice, via del Tempio di Giove 3, (Campidoglio)

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