Roma non si ferma! Dal 7 al 23 giugno la festa di “1diNoi!” al parco del Caravaggio

Il percorso Sei1dinoi nasce lo scorso autunno, lanciando un appello che ha unito centinaia di persone nella nella battaglia contro mafie, povertà e disuguaglianze che, pure in una città come Roma, crescono in modo preoccupante. Dall’assemblea pubblica del 13 ottobre in Piazza Vittorio, il percorso è stato allargato coinvolgendo le realtà sociali impegnate su questi temi, a partire dalla Rete dei Numeri Pari che mette insieme associazioni, sindacati, cooperative, parrocchie, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, comitati di quartiere, scuole, progetti di mutualismo sociale, spazi liberati e semplici cittadini. Si tratta di un percorso inclusivo, rivolto a tutti e tutte coloro che non si arrendono alla narrazione di chi usa il potere, l’odio e il rancore per nascondere e non risolvere i nostri problemi sociali ed economici, come affermato durante la manifestazione del 1 dicembre e nell’assemblea in Protomoteca del 20 febbraio.

La festa che si terrà dal 7 al 23 giugno, presso il parco del Caravaggio, ha lo scopo di analizzare e criticare i diversi settori d’intervento che hanno caratterizzato il percorso stesso, già dalla manifestazione del 1 dicembre 2018: dalle lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali, economiche ed ambientali, al diritto all’abitare, passando per il sostegno all’accoglienza ai migranti, alla cooperazione sociale, alla lotta al lavoro povero e precario, senza mai dimenticare la lotta a tutte le mafie. Di questo e altro parleremo alla nostra festa, individuando proposte e piattaforme rivendicative da far vivere durante il prossimo autunno, nei confronti del Comune di Roma e della Regione Lazio, per provare a modificare lo stato di cose attuale e alimentare una vera e propria opposizione sociale.

Tra gli altri interverranno durante la festa: Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini e Carla Nespolo.

IL PROGRAMMA (in aggiornamento)

Venerdì 7: presentazione festa

Sabato 8 – Periferie sociali e populismi
Le disuguaglianze, cifra portante del nostro tempo, evidenziano sempre più l’impatto di un modello economico iniquo e predatorio. E le scelte sbagliate di una intera classe politica. Riconsegnare alle nostre periferie la piena esigibilità del dettato costituzionale, partendo dall’art. 3, rappresenta la condizione ineludibile per ricostruire un terreno fertile per coltivare i principi di uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale.

Domenica 9: Resilienza delle comunità e cultura indipendente

La crisi nella nostra città è provocata dall’aumento delle disuguaglianze e della povertà, malattie non curate, che favoriscono mafie e razzismo. La risposta nei quartieri periferici viene sempre più declinata a partire da nuove soggettività che lavorano sulla resilienza della comunità, con al centro la giustizia ambientale, sociale ed ecologica. Scuole, librerie, comitati di quartiere, comitati di mamme che si organizzano per costruire percorsi di formazione, auto-formazione, mutualismo sociale e solidale: risposte concrete per un’altra idea di comunità.

Lunedì 10: Lavoro migrante e accoglienza

Il fenomeno migratorio è ormai definitivamente strutturale, ossia non temporaneo e legato alle contingenze. Fa parte di una dinamica naturale della presenza umana sul pianeta. Dinamica accentuata oggi da una crisi politica, economica e ambientale globale. Nella nostra regione la presenza migrante è una risorsa, in tutti i settori sociali, economici, culturali. Il meticciato già presente, si accompagna a flussi di richiedenti asilo poco significativi dal punto di vista numerico, ma utilizzati come una clava nel dibattito politico.

Martedì 11: Rigenerazione per un futuro possibile: per una nuova comunità, aperta, accogliente e fondata sulla giustizia sociale

Ridare vita a cose morte, questo è RIGENERAZIONE. In un momento in cui la politica non investe le risorse necessarie per affrontare i reali problemi della città e lascia soli i cittadini a farsene carico, proviamo a riutilizzare e rigenerare i posti morti e degradati a fini Comuni.

Mercoledì 12: l futuro ha messo radici nel presente

Come costruire un tessuto sociale solidale incentivando la produzione ecosostenibile, il consumo consapevole e il rispetto della dignità dei lavoratori. Dall’espereinza dei Gruppi di Acquisto alla produzione BIO a km 0. Dal sostegno ai produttori etici ai percorsi di inclusione e avviamento al lavoro dei migranti. Dall’esperienza delle Food Coop all’economia di prossimità basata sulla moneta complementare.

Giovedì 13: Vertenza Alitalia

Il 15 giugno scade l’ulteriore proroga per la gestione commissariale: c’è un futuro o si va verso il disastro (fallimento e aerei a terra = 10.000 posti di lavoro a rischio oltre all’indotto)? La nazionalizzazione è una soluzione possibile – realistica? C’è spazio per una partecipazione dei lavoratori al capitale azionario? Come gestire, altrimenti, la scelta dei privati evitando di ripetere le esperienze fallimentari dei Capitani Coraggiosi e di Etihad? Evitando che ci entra sia solo interessato a spolpare o a indebolire un concorrente?

Venerdì 14: Diritto al Rovescio! Le politiche sociali della giunta Raggi

Anche nell’ultimo bilancio la giunta Raggi taglierà i fondi per il sociale. Parliamo di circa 53milioni di euro, 7,11% in meno al già impoverito fondo. Questi tagli hanno reso i nostri quartieri e le nostre vite sempre più diseguali, impoveriti e fragili, mettendo a rischio il lavoro di decine di migliaia di operatori sociali che hanno costruito welfare di comunità in città, unica risposta utilizzabile da parte dei cittadini. La garanzia dei diritti, del lavoro, e la difesa del welfare di comunità sono le uniche strade per garantire coesione sociale.

Sabato 15: Precarietà e appalti

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Così recita la nostra Costituzione. Ieri chi aveva un lavoro viveva dignitosamente. Oggi non è più così. Il precariato diffuso e il lavoro povero riguardano fasce sempre più ampie del mondo del lavoro. Lo stesso sistema degli appalti si nutre di precarietà e, non di rado, si muove in quella zona grigia dove le regole sono a geometria variabile. Le istituzioni potrebbero garantire trasparenza ed equità di trattamento dei lavoratori coinvolti.

Domenica 16: Diritto alla città

La rigenerazione urbana sociale possibile, il riuso del costruito argine al consumo di suolo e alla cementificazione finalizzata al profitto. Le esperienze di recupero urbano e di comunità meticce in conflitto con vecchi e nuovi dispositivi di controllo tesi al disciplinamento della povertà e alla repressione.

Lunedì 17: Autonomia differenziata o successione dei ricchi: conseguenze per l’unità del paese, per l’istruzione e per la sanità.

Si illustreranno brevemente le conseguenze per il paese se dovesse passare definitivamente l’intesa già raggiunta, e la quasi impossibilità di poterla modificare anche qualora cambiasse la composizione del Governo e del Parlamento. Si approfondiranno gli effetti su istruzione e cultura e gli effetti distruttivi per la protezione sociale e l’universalità e unitarietà del Servizio Sanitario nazionale.

Martedì 18: Sportelli e reti femministe territoriali contro la violenza alle donne

L’ iniziativa ha come centro il tema del contrasto alla violenza sulle donne, a partire da una esperienza dello sportello territoriale di Assolei municipio VIII. Siamo consapevoli che questi rappresentino un primo passo dentro un percorso più complesso sul piano politico e culturale che ha le sue radici nella cultura patriarcale violenta. L’ altro punto che affronteremo sarà quello della centralità della rete dei luoghi femminista territoriali, reti che devono avere l’obiettivo di vere e proprie campagne politiche sui temi che oggi sono sotto attacco della destra eversiva e reazionaria, il tutto mettendo al centro la pratica della relazione tra donne e il partire da sé.

Mercoledì 19: Mafia, corruzione, zona grigia: viaggio nelle periferie romane, esperienze sociali di antimafia a confronto

Affari, corruzione, traffici. Il centro e le periferie della Capitale, un viaggio nei luoghi della città dove le mafie, nonostante indagini e arresti importanti, non hanno smesso di fare affari, tessere alleanze, contaminare l’economia e i contesti sociali più fragili, nel silenzio della politica. Ma dove una reazione è ancora possibile e si muove quotidianamente sulle spalle di chi prova a creare giustizia, welfare e azione sociale, anche a partire dai beni confiscati alle mafie.

Giovedì 20: Abitare a Roma

Il diritto negato tra emergenze indotte e gestioni del patrimonio pubblico al collasso, risorse inadeguate e spesso sottoutilizzate, conflitti tra dipartimenti e cancellazione dell’edilizia residenziale convenzionata. Le lotte sociali come opposizione alla guerra tra poveri alimentata ad arte.

Venerdì 21: Fascismo/antifascismo

Il fascismo e il razzismo si stanno riaffacciando nella nostra città, in modo scomposto e aggressivo. Le forze sane della società devono sentirsi impegnate a presidiare, con ogni mezzo democratico disponibile, il territorio e i valori della nostra Costituzione. Contestualmente dovremo proseguire il confronto con il mondo della scuola, per affermare e consolidare il dettato costituzionale e presidiare i territori assieme a tutte quelle soggettività che ogni giorno lavorano per dare risposte concrete ai bisogni che emergono nella nostra città, a partire dalle periferie.

Sabato 22:
La Geografia della speranza. Roma non si ferma!

Un confronto tra le realtà sociali e Don Luigi Ciotti sui principali problemi di Roma, le iniziative, le proposte e le opportunità costruite dalla geografia della speranza.

Domenica 23: conferenza stampa

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