“Abbiamo bisogno di Noi” – l’appello della consulta dell’Ex manicomio Santa Maria della Pietà

Ciao a tutte e tutti,

Abbiamo bisogno di noi. Non “noi” come soggetti o persone. Noi come città dei diritti e della partecipazione possibile, della difesa dei beni pubblici.

Da 25 anni c’è un movimento che si batte per l’uso Pubblico e culturale del S.Maria della Pietà, per il rispetto delle regole e dell’impegno dei cittadini attivi.

Il S.Maria della Pietà non è una questione nostra né una questione “locale”. Cosa si farà di questo luogo sarà il segno ed il simbolo di tante cose: l’applicazione della 180 e i diritti delle persone con disagio psichico e delle loro famiglie, il dissesto della sanità e i modelli privatistici di gestione regionale, l’idea di pianificazione e rigenerazione urbana e, soprattutto i modelli di rappresentanza dei bisogni, di partecipazione e di governo.

Abbiamo attraversato vittorie e sconfitte, momenti alti e momenti bassi.

Oggi siamo a un punto di svolta. Sono in campo due progetti che comunicano due modelli opposti di democrazia e di società.

Il Primo che ci sentiamo di rappresentare è contenuto in una Proposta di Legge Regionale di Iniziativa Popolare mai discussa e di una Delibera che l’Assemblea Capitolina ha approvato nel 2015 raccogliendo la nostra delibera di Iniziativa Popolare. Parla di uso socioculturale, di redditi che devono per legge finanziare i servizi della Salute Mentale, di proprietà e gestione pubblica e sana, di rispetto della memoria, di partecipazione reale, di Urbanistica al servizio della città e non dei poteri più o meno visibili.

Il secondo è il progetto della Regione Lazio, liberarsi del Patrimonio cedendolo illegittimamente alla ASL RM1 per fare un polo sanitario nel quadrante della città più sanitarizzato di Roma. Un polo sanitario che in parte riprodurrà le logiche manicomiali, racchiudendo in un unico luogo, fra l’altro l’Ex Manicomio, le fragilità ed i disagi, dalla tossicodipendenza alla psichiatria, dalla malattia terminale alla disabilità.

Un progetto che sottrae risorse dovute all’applicazione della 180, ignora le norme e le proposte competenti e credibili elaborate da associazioni e cittadini per 25 anni. Questo progetto è stato improvvisamente accolto dalla Giunta Comunale in aperta contraddizione con la Delibera del Consiglio e inserito in un Protocollo di Intesa tra istituzioni che rischia di chiudere definitivamente questa partita.

Noi abbiamo lanciato il 19 giugno una Consulta Cittadina che già ha visto l’adesione e la partecipazione di associazioni e realtà della città (tra cui l’ARCI, la Rete dei Numeri Pari, le Consulte per la Salute Mentale).

Il fine è quello di realizzare un Piano Urbano serio, partecipato, legale, da contrapporre a quello che le Istituzioni stanno propagandando come “condiviso e aperto ai contributi di tutti” ma che in realtà è già stato definito ed è entrato nella fase attuativa.

Proponiamo un esperimento di partecipazione e condivisione nuovi, ci facciamo “Istituzione” per fare ciò che le istituzioni scelgono di non fare per interessi altri dal bene pubblico.

E’ un’impresa titanica la nostra. Già i giornali mainstream stanno promuovendo le scelte istituzionali attraverso una propaganda disinformativa.

Il nostro impegno è quello di far crollare il castello di carte costruito sulle illegittimità dalla Regione con l’accompagnaento della Giunta Comunale e di proporre, ancora, la soluzione più ragionevole e credibile.

La battaglia sul S.Maria non può essere vinta se non con l’ausilio e la partecipazione della parte democratica, attiva, sana della città.

Ma se questa battaglia dovesse essere persa, la sconfitta non sarebbe solo nostra ma di tutte e tutti. Sarebbe un colpo mortale allo spirito ed alla lettera della Legge 180, la definitiva conclamazione della morte degli istituti rappresentativi (i Consigli eletti), un messaggio devastante di inutilità di qualsiasi battaglia civile. Se non basta conquistare l’approvazione di una Delibera Comunale, né avere le Leggi dalla propria parte, né aver combattuto con ogni mezzo per 25 anni e coinvolto migliaia di cittadini. Allora vorrebbe dire che non c’è nulla da fare per nessuno.

Vi chiediamo di aderire alla Consulta Cittadina sulla Centralità Urbana S.Maria della Pietà e di vivere con noi un esperimento di Partecipazione reale. Comunque di parlare con noi, chiederci di spiegare meglio che in una lettera, la nostra storia e un luogo pieno di memorie, di storie, di significati che la contabilità arida dei nostri governanti vuole cancellare.

La Consulta Cittadina si riunirà il 3 luglio alle ore 17,30 presso il Teatro Carpet, via Luigi Morandi 65 (da confermare)

IL 17 LUGLIO ALLE 17,30, PRESSO IL GIARDINO “MASSIMO URBANI” IN PIAZZA S.MARIA DELLA PIETÀ.

1a ASSEMBLEA PARTECIPATIVA PER LA CENTRALITÀ URBANA SANTA MARIA DELLA PIETÀ

Componenti della Consulta i rappresentanti di:

Com. “Si può fare” (prom. DIP e LRIP 2014)
Com. Promotore DIP 2003
ARCI di Roma
Consulta Regionale e Cittadina per la Salute Mentale
Libera
Rete dei Numeri Pari
Unione Inquilini
Ass. “Attuare la Costituzione”

Per la Consulta
Massimiliano Taggi
3921454131

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