Scup riapre e festeggia una vittoria per il quartiere | Roma – Domenica 6 ottobre

Scup riapre con il mercato-non-mercato EcoSolPop e festeggia una vittoria per il quartiere!

Il 6 ottobre Scup, Sport e Cultura Popolare, riapre i battenti con una giornata di attività e incontri, e vi invita a festeggiare insieme la sua ultima vittoria: la bonifica del tetto in amianto che ricopriva i capannoni di via della Stazione Tuscolana.

È una vittoria che parte da lontano: quando siamo entrati negli spazi di via della Stazione Tuscolana abbiamo avviato un lungo percorso di ristrutturazioni dei capannoni, tutt’altro che agibili, e con tanta fatica e tanto olio di gomito li abbiamo trasformati in luoghi dedicati allo sport e ad attività politiche, sociali, artistiche e culturali, rendendo reale il concetto di “rigenerazione urbana”.

All’interno di questo percorso affrontare il problema della copertura in eternit di uno dei tre capannoni è stata da subito una grande sfida, oltre che un enorme ostacolo. Abbiamo effettuato controlli e analisi dell’aria grazie all’apporto di ditte specializzate che certificassero la non tossicità e pericolosità della copertura in eternit, affrontando una spesa ingente che non sarebbe spettata a noi, ma alla proprietà dello stabile, cioè RFI.
Nel dicembre 2018 RFI ha sancito la legittimità del nostro progetto e delle nostre attività, siglando con noi un accordo di comodato d’uso gratuito. A quel punto pretendere la bonifica dell’eternit è diventata una priorità: la salute è un diritto!Grazie alla nostra perseveranza e tenacia, abbiamo raggiunto l’obiettivo, e le prime settimane di agosto hanno visto i lavori di bonifica dell’amianto.

Ma non vogliamo che finisca qui. Come sempre, ci piace rilanciare. Per noi la soluzione dei problemi che affliggono il quartiere sta nei meccanismi di condivisione e mutuo aiuto, con l’organizzazione dal basso e la partecipazione attiva.

Sappiamo di essere in controtendenza nel voler costruire comunità e nel desiderare il benessere collettivo, perché questa è l’epoca dei tagli alla sanità, ai servizi, all’educazione, dei contratti precari o della disoccupazione dilagante, ma non ci siamo mai arrese né arresi nel pretendere una vita degna, e di certo non ci arrenderemo ora.

Dopo la chiusura estiva, necessaria per completare i lavori di bonifica, il 6 ottobre riapriamo con una grande festa a cui vogliamo invitare tutte e tutti. Racconteremo la storia della bonifica e non solo, presenteremo le nostre attività, discuteremo dei problemi del quartiere e di come possiamo risolverli. Ma soprattutto sarà un’occasione per stare insieme, una giornata di gioia e condivisione.

Vi aspettiamo, non mancate!

//// PROGRAMMA (in aggiornamento) ////

Ore 10:00 MERCATO EcoSolPop – Ecologico, Popolare e Solidale. Per tutta la giornata banchi di produttori a filiera corta, trasformatori e artigiani del riuso/riciclo.

Ore 10-13 SEMINARIO: “Lo Yoga e il Cibo delle Stagioni – Autunno” (a cura di Giulia Pratt)

Ore 13:00 PRANZO popolare a cura dell’Hostaria Agli Scuppiatti

Ore 15:00 KUNG FU BIMBI: lezione di prova gratuita per bambine e bambini dai 5 ai 12 anni (a cura di Shiva Ambra)

Ore 15:00 APOCALYPSE NO: presentazione del n*4 della rivista Jacobin Italia
La crisi climatica e ambientale avanza e fa sentire i suoi effetti in tutto il globo: siccità, inondazioni, calamità naturali di ogni genere si moltiplicano, mentre i ghiacciai e intere zone costiere vengono erose dal mare. Che fare di fronte a tutto questo?

Se da un lato il sistema di sfruttamento capitalistico sta devastando il nostro pianeta, dall’altro prova a scaricare addosso ai singoli individui le colpe del collasso climatico: è colpa nostra che non compriamo la borraccia, non ricicliamo la plastica e non differenziamo abbastanza. Ma questa narrazione non fa altro che occultare le responsabilità politiche di stati e multinazionali che, complici di uno sfruttamento sempre più intensivo, colonialista e sessista, continuano a promuovere modelli di produzione insostenibili e distruttivi.

In questo contesto, la riposta individuale non è più sufficiente: c’è bisogno di organizzazione comunitaria, dal basso, con piccoli e grandi obiettivi, partendo dai territori e dalle battaglie ambientali urbane e rurali che ci sono vicine, per cambiare l’intero modello produttivo e distributivo. Come recita l’editoriale del nuovo numero di Jacobin: “Pensiamo che i singoli uomini e donne abbiano in mano il loro destino e che con le loro scelte quotidiane possano cambiare il corso delle cose, ma che ciò avvenga quando queste diventano azione collettiva e non pratica atomizzata.”

Ore 17.30 APERITIVO in Ora D’Aria e DjSet

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