Il 35° Rapporto Eurispes mostra l’inadeguatezza con cui l’Italia affronta le trasformazioni in atto

4 giugno 2023 – Giuseppe De Marzo | L’Espresso

Il dovere di avere coraggio. È il titolo del 35° rapporto di Eurispes sull’Italia, presentato lo scorso 24 maggio alla Biblioteca Nazionale di Roma. La ricerca ruota su sei dicotomie tematiche: Stato/Mercato, Merito/Obbligo, Diritti/Doveri, Responsabilità/Irresponsabilità, Sicurezza/Insicurezza e Otium/Negotium. “Eventi considerati imprevedibili e incredibili stanno diventando un elemento di normalità. Non siamo in tempi ordinari”, ha affermato il presidente di Eurispes, Gian Maria Fava. I cambiamenti geopolitici e geoeconomici si combinano oggi con i grandi fenomeni e processi di trasformazione in atto da tempo. Sono quelli che vengono definiti “megatrend”: le tendenze legate al collasso climatico, all’aumento delle disuguaglianze e degli squilibri sociali, ai flussi migratori, agli andamenti demografici ed alla rivoluzione digitale. Dal rapporto emergono il ritardo ed allo stesso tempo l’inadeguatezza con cui il nostro Paese affronta questi cambiamenti, con la conseguenza di avere una scarsissima consapevolezza sulle misure da introdurre.

La pandemia ha peggiorato le condizioni della maggioranza dei cittadini. Le preoccupazioni sono legate all’affitto (48,4%), alle bollette (37,9%), al mutuo (37,5%). Tre italiani su dieci hanno difficoltà a pagare le spese mediche, mentre quattro famiglie su dieci sono costrette a utilizzare i risparmi di una vita per arrivare a fine mese. Cresce il ricorso ad acquistare attraverso le rate (45,8%), mentre circa il 60% ha ridotto le spese per viaggi e vacanze, aumentando invece quelle alimentari al discount. La famiglia per molti è ancora l’unico ammortizzatore sociale (36,8%).

L’indagine di Eurispes descrive anche la crescente fatica degli italiani, costretti a sacrificare sempre di più la famiglia per far quadrare i conti. Cresce il malessere psicofisico associato al lavoro, che oggi arriva a colpire tre lavoratori su dieci a rischio “burnout”, mentre uno su quattro si lamenta per l’insicurezza e per la mancanza di diritti. Un terzo dei lavoratori lo scorso anno ha svolto almeno un doppio lavoro per riuscire ad arrivare a fine mese. La precarietà è ormai considerata la normalità, così come cresce il numero di chi è disposto a lavorare anche senza contratto: uno su cinque. La maggioranza degli italiani ritiene che la presenza delle donne nelle istituzioni non sia adeguata, bocciando le quote rosa considerate inefficace: le pari opportunità si creano solo realizzando le condizioni che possono garantire alle donne un’effettiva partecipazione alla vita pubblica. Diminuisce in maniera generalizzata la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Il rapporto Eurispes indica come obiettivo strategico la necessità di trovare risposte adeguate alle difficoltà imposte dai cambiamenti epocali e dai “megatrend”. La maggioranza politica uscita fuori dalle urne non ha quindi solo il diritto di governare ma il dovere di far funzionare l’Italia, ascoltando e confrontandosi con le opposizioni politiche e sociali per comprendere al meglio la complessità della fase in cui siamo.

I tentativi di manomissione della Costituzione con il ddl Calderoli, il taglio della spesa pubblica, l’incapacità di progettare ed investire i fondi del PNRR per l’equità sociale e la sostenibilità ambientale, l’azzeramento del reddito di cittadinanza e del fondo affitti contro la morosità incolpevole, l’attesa di 8 mesi per la Commissione Antimafia e la scelta di affidarla ad un esponente di estrema destra vicina ai Nar, i tentativi di cancellazione della memoria e dell’identità antifascista della seconda carica dello Stato, il negazionismo climatico, sono la dimostrazione che il governo Meloni non ha nessuna volontà di confronto e di ascolto del paese reale.

Per affrontare i rischi e cogliere le opportunità dei grandi cambiamenti e delle tendenze in atto, abbiamo invece il dovere di avere coraggio. Facciamo Eco!

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