#Stand4Madalina: si attende la decisione del giudice sulla richiesta di sospensione del provvedimento.

Venerdì 15 febbraio decine di solidali, accademici, giornalisti, esponenti del mondo della cultura e del diritto si sono riuniti in piazza SS. Apostoli per recapitare al Prefetto Roberta Basilone le centinaia di firme raccolte nei giorni scorsi per chiedere il ritiro del provvedimento di allontanamento di 5 anni dall’Italia ai danni di Madalina Gavrilescu, attivista romena del Movimento per il Diritto all’Abitare, per ‘motivi non imperativi di pubblica sicurezza’. In particolare, a Madalina viene contestato di non essere persona ‘socialmente integrata’ a causa del suo attivismo nelle lotte sociali. Tale disposizione è stata fin da subito rigettata da Madalina e dal Movimento per il Diritto all’Abitare, che hanno da un lato inquadrato il ‘deterrente’ punitivo per i migranti e le migranti che si mobilitano nei percorsi di lotta, così come la violenta arbitrarietà di chi, sulla base di un provvedimento amministrativo, punta a criminalizzare e sradicare chi in Italia si batte per una vita degna. Un impegno che gli oltre 800 firmatari della petizione #Stand4Madalina, scritta e firmata da esponenti del mondo accademico e del diritto, hanno inquadrato e supportato appieno.

Una delegazione di firmatari della petizione, inclusa l’europarlamentare Eleonora Forenza, ha consegnato al delegato prefettizio la petizione corredata dalle firme, e reiterato la richiesta che il provvedimento venga ritirato. Dopo il colloquio si è tenuta una conferenza stampa dove varie voci, da NUDM a esponenti di associazioni e reti sociali, si sono alternate a sostegno di Madalina e della sua lotta per restare in Italia. Le testimonianze di Giuristi Democratici e a Buon Diritto hanno sottolineato l‘arbitrarietà e la pericolosità della nozione di ‘integrazione sociale’ che emerge da un simile provvedimento, ribadendo che l’impegno sociale e la passione civile di Madalina siano un elemento da premiare e valorizzare nel contesto di una società meticcia che chiede diritti e uguaglianza.
La piazza di ieri ha anche ribadito la solidarietà a Gordana Sulejmanovic, rom bosniaca attualmente detenuta al CIE di Ponte Galeria, soggetta a decreto di espulsione per aver lottato contro lo sgombero senza soluzioni del Camping River.

Scaduti ieri i 30 giorni entro i quali, secondo quanto stabilito dal decreto prefettizio, Madalina avrebbe dovuto allontanarsi ‘volontariamente’ dall’Italia, si attende adesso la decisione del giudice del tribunale civile sulla richiesta di sospensione del provvedimento depositata insieme al ricorso. Sebbene sulla base dell’ex art. 22 del Dlgs 30/2007, il provvedimento prefettizio dovrebbe considerarsi sospeso finché il giudice competente non si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva, manteniamo alta l’attenzione intorno a Madalina ribadendo la richiesta al Prefetto di Roma di ritirare unilateralmente un provvedimento violento e ingiusto, che intendiamo combattere con ogni mezzo necessario, sia legale che di lotta.

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