Verso la manifestazione nazionale per la Pace del 21 giugno a Roma
30 maggio 2025 – Oggi anche una delegazione della Rete dei Numeri Pari è stata invitata in Vaticano per l’incontro con i Movimenti Popolari italiani voluto da Leone XIV in continuità con il percorso iniziato da Francesco nel 2014 e con Arena di Pace 2024.
In una fase in cui chi dovrebbe garantire le risposte e costruire le alternative preferisce continuare nella stessa direzione e reprimere i movimenti popolari che ovunque nel mondo si battono per i diritti di tutte e tutti, siamo felici di trovare anche in Leone XIV un compagno di strada con cui camminare nell’interesse generale.
“La costruzione della Pace inizia dallo stare dalla parte delle vittime e vedere le cose dal loro punto di vista”, ha affermato Papa Leone durante l’incontro nella sala Clementina del Palazzo Apostolico riprendendo le parole utilizzate da Francesco durante l’incontro di Arena di Pace 2024. Ha poi proseguito dicendo che la “Pace può essere veramente ottenuta e goduta come dimensione integrale dello sviluppo umano solo si attiva, nelle coscienze, una determinazione ferma e perseverante di impegno per il bene comune. Questo è il motivo per cui il lavoro che portate avanti come movimenti popolari e associazione è così importante. Con azioni concrete dal basso, con uno spirito di dialogo e attraverso la cultura della pace, date vita a progetti e attività concretamente al servizio delle persone e del bene comune. Voi generate speranza in una fase in cui è la violenza a regolare il mondo e la società. Dal basso ogni giorno, ovunque, ci sono persone che soffrono e resistono a ingiustizie: loro sono gli agenti più credibili nel percorso di creazione di una cultura di Pace. Questo riguarda tutti, credenti e non, che costruiscono prassi concrete con l’obiettivo di garantire o restituire dignità alle persone. In questo percorso c’è bisogno di tutte le istituzioni: educative, economiche e sociali. Per questo vi incoraggio a proseguire il vostro cammino nella storia come strumento di unità sui territori. I giovani hanno bisogno di qualcuno a cui ispirarsi che rappresenti un modo diverso di vivere”.
Portando con noi queste parole, proseguiamo il nostro lavoro nei territori consapevoli che non saranno i vecchi modi di pensare a risolvere la crisi ma le nuove consapevolezze che emergono dall’impegno dei movimenti popolari impegnati in tutto il mondo. La crisi di questo sistema è irreversibile e trascinerà l’umanità con sé sul fondo se non siamo noi ad invertire la rotta. Bisogna avere il coraggio, la forza, le competenze e la passione per rimettere al centro l’impegno per la vita, riconvertire l’economia, garantire diritti a tutte e tutti e non arrenderci all’idea che la guerra possa essere la continuazione della politica in altre forme. Oggi più che mai, abbiamo il diritto e la responsabilità di rafforzare e promuovere azioni, proposte, iniziative e visioni orientate da un’etica che metta al centro l’impegno per la giustizia sociale, ambientale ed ecologica. Solo così potremo garantire la pace, sconfiggere le disuguaglianze e affrontare con speranza la crisi ecologica.
Fedeli a questo impegno e alla mission che come movimenti portiamo avanti in Italia come in tutto il mondo, la Rete dei Numeri Pari insieme a decine di realtà sociali e sindacali è tra i promotori della campagna europea Stop Rearm e sta lavorando per una grande mobilitazione che si terrà il prossimo 21 giugno a Roma per dire che la Pace è indispensabile. No alla guerra, al riarmo, al genocidio e all’autoritarismo. Per sottoscrivere la piattaforma clicca qui. Per saperne di più vai sul sito www.stoprearm.org
La delegazione era composta da David Di Bianco – Tavoli del Porto, Elena Mazzoni – Rete Tutela Roma Sud e Castelli Romani, Silvia Paoluzzi – Unione Inquilini, Lorenzo Rossi Doria – Auser Lazio ed Elisa Sermarini – GEA Scuola per la Giustizia Ecologica e Ambientale.
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