Gli abitanti di via Volontè si mobilitano: 8 maggio ore 14 conferenza stampa in piazza Sempione, davanti alla sede del Municipio 3

Siamo 32 famiglie e viviamo dal 2007 in uno stabile costruito con i soldi della Regione Lazio in via Volontè 9, nei pressi di Porte di Roma. La cooperativa che ha usufruito del finanziamento pubblico per realizzare alloggi destinati ad anziani è fallita e lo stabile che noi abitiamo è finito all’asta. Alcuni giorni fa un acquirente terzo se lo è aggiudicato al prezzo di 450mila euro. Un affare!

Mentre avveniva tutto questo la Regione Lazio, nonostante ripetuti incontri e sollecitazioni, è rimasta a guardare. Riteniamo questo molto grave, soprattutto per il clima che si respira in città e le ripetute minacce di sgombero senza soluzione. Abbiamo ricevuto rassicurazioni dall’assessorato regionale alla casa e ci siamo fidati delle affermazioni di serenità provenienti dal Municipio terzo. Ora però ci troviamo di fronte ad una realtà inconfutabile: una nuova proprietà che sicuramente vorrà far valere i propri diritti acquisiti e che con tutta probabilità chiederà la restituzione dello stabile dove abitiamo.

Quindi per noi, vista la poca disponibilità di alloggi popolari e la chiara difficoltà di Comune e Regione di darsi politiche abitative pubbliche all’altezza dell’emergenza denunciata da più parti, non rimane che la prospettiva della strada o la divisione dei nuclei familiari se verremo considerati abbastanza fragili da competere per questa soluzione. Un futuro davvero pieno di ansia e di rabbia.

Quando siamo entrati nello stabile inutilizzato da due anni, e con sopra un contenzioso mai sanato tra cooperativa e istituzioni, abbiamo ritrovato la tranquillità, tra mille lavori precari, per fare crescere i nostri bambini. Ma anche questo non sembra importante per chi doveva intervenire con decisione e non lo ha fatto. Con buona pace delle tante parole spese sulla tutela dei nuclei familiari e dei minori.

Pensiamo che questo ultimo atto non possa andare in scena. Noi non abbiamo nessuna intenzione di lasciare lo stabile senza soluzioni dignitose dove sia garantito il passaggio da casa a casa.

Facciamo appello alla città e alle amministrazioni, in primis alla Regione Lazio in quanto finanziatrice al 90% di questo immobile, per affermare con forza che il diritto alla casa viene prima delle speculazioni edilizie e finanziarie. Chiediamo inoltre all’ente di prossimità, in quanto residenti in questo Municipio, di farsi carico di una mediazione per non far degenerare il diritto che noi avanziamo con urgenza in una questione di ordine pubblico.

Gli abitanti e le abitanti di via Volontè

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