Centocelle è CøAsa Nostra | Sabato 15 febbraio ore 16 assemblea pubblica per una rete di antimafia sociale

Sabato 15 febbraio ore 16:00
Presso i locali dell’Istituto Comprensivo Via dei Sesami
le realtà della Rete dei Numeri Pari impegnate a Centocelle
presentano il percorso “Centocelle è CøAsa Nostra”

Novembre 2019: il quartiere di Centocelle è balzato suo malgrado agli onori delle cronache in seguito agli attentati e alle bombe contro la libreria Pecora Elettrica, la pinseria Cento55 e il Baraka bistrot. La risposta della cittadinanza, delle reti sociali ha portato in piazza migliaia di persone per rispondere al clima di paura e intimidazione prodotto dalle organizzazioni criminali. Le condizioni che hanno determinato quel contesto non sono cambiate, nonostante non vi sia più l’attenzione dei media. Il nostro quartiere, così come il resto della città, è da molto tempo vittima di attività e iniziative criminali. La penetrazione mafiosa, il numero dei clan, le piazze dello spaccio, sono in costante aumento nella Capitale, secondo i dati della Direzione Distrettuale Antimafia. A Roma ci sono 94 clan e 100 piazze dello spaccio. Un numero spaventoso che fotografa la situazione drammatica della Capitale e l’enorme forza, contraria ai nostri interessi e bisogni reali, con cui dobbiamo misurarci.

Non può definirsi libera una città in cui intere parti di territorio, settori dell’economia e relazioni sociali sono in mano alle organizzazioni criminali. Non si può definire libera una città in cui una persona su tre è a rischio di esclusione sociale, 135 mila giovani non lavorano, non cercano lavoro perché convinti che non lo troveranno, non studiano e non sono nemmeno in formazione, 550 mila anziani vivono con meno di 11 mila euro all’anno e non possono affrontare una spesa imprevista, 40 mila sono le persone senza dimora e 20 mila le famiglie che aspettano casa popolare da vent’anni. L’aumento della povertà economica, culturale, delle relazioni sociali, unito all’insufficiente impegno di tutte le forze politiche sulla priorità di sconfiggere povertà e mafie, come obbliga la Costituzione, ha rafforzato le organizzazioni criminali e indebolito gli anticorpi sociali, seminando un clima di paura, fomentando la convinzione, sbagliata, che individualismo e competizione, che la legge del più forte, sia la via più facile, per poter migliorare la propria condizione materiale, favorendo ulteriori disuguaglianze e corruzione. Invece, la lotta alle mafie è innanzitutto una battaglia per la democrazia, un esercizio di partecipazione collettiva, per ottenere quella concreta giustizia sociale che rende praticabili diritti, garanzie e miglioramenti economici e sociali per le classi lavoratrici e i settori popolari disagiati.

C’è un potere criminale, ma c’è anche e soprattutto una criminalità del potere ancora più grande nella nostra città. Le mafie oggi sono più forti e sono favorite dalla loro capacità di adattamento ai nuovi contesti sociali e politici. La forza delle mafie oggi, sta fuori dalle mafie: nella zona grigia, nella convergenza degli interessi economici, nella povertà culturale e relazionale, nelle alleanze di potere, nel patriarcato e nella sottomissione, che legittimano la cultura mafiosa, nell’insofferenza per la democrazia, nella cultura della scorciatoia, nella deresponsabilizzazione individuale che sposa l’idea dell’uomo forte al comando, nella negazione del diritto. Parliamo di culture, comportamenti e obiettivi complici o funzionali a quelli mafiosi.

Oggi nessuno ce la fa da solo a combattere le mafie. È cambiato il contesto, l’aumento senza precedenti delle disuguaglianze favorisce le mafie e consente loro di esercitare un ricatto maggiore sui nostri giovani, sui nostri settori produttivi e sociali. Quando il lavoro non si trova, i servizi vengono tagliati e i diritti sociali non valgono più, sono le organizzazioni criminali e mafiose che si sostituiscono alle istituzioni, dando un’immagine falsata di poter garantire sicurezza e lavoro. La giustizia sociale è la precondizione per sconfiggere le mafie e su questo la politica in questi anni è stata assente, o in alcuni casi addirittura collusa e complice, pensando di affrontare il potere delle mafie con bei discorsi, cerimonie e memoria, senza costruire le risposte necessarie. Per noi cittadini-e, associazioni, reti sociali, parrocchie, lavoratori e lavoratrici, operatori nel sociale, insegnanti, studenti e studentesse, famiglie, commercianti, imprenditori, migranti, contrastare le mafie diventa un esercizio di cittadinanza e oggi siamo tutti e tutte chiamati a unire il nostro impegno per far crescere la consapevolezza e la partecipazione. Sono questi i veri anticorpi di contrasto alle mafie. Di questo le mafie hanno paura. Cultura, bellezza e diritti sono strumenti straordinari di cambiamento e di contrasto alle mafie. Povertà culturale, economica, razzismo, subalternità e sottomissione a chi si crede più forte sono i loro alleati.

Per questo abbiamo deciso di convocare un’assemblea pubblica presso L’Istituto Comprensivo di Via dei Sesami, per affrontare insieme questi temi, discuterne insieme, per individuare risposte concrete, per acquisire maggiore consapevolezza, per costruire dal basso un impegno, di fare qualcosa tutti e tutte insieme per il quartiere, per la nostra comunità, per la nostra città. L’assemblea sarà organizzata in due momenti. Nel primo cercheremo di rispondere ad alcune domande: cos’è la mafia oggi? Come si è strutturata a Roma e nel quartiere? Sono cambiate le condizioni che ne hanno determinato la nascita? Chi sono i loro alleati? Che impatto ha nelle nostre vite? Quali politiche sociali sono necessarie per contrastarle? Nella seconda parte dell’assemblea, proponiamo cosa possiamo fare noi: informeremo sui percorsi di formazione, di strumenti di mutualismo solidale che possiamo mettere a disposizione gratuitamente. Infine, individueremo delle iniziative condivise, campagne, proposte nei confronti delle pubbliche amministrazioni, per rimettere al centro la memoria e l’impegno, per ottenere quella giustizia sociale utile a contrastare efficacemente le mafie, a partire da Centocelle.

Promuovono il percorso “Centocelle è CøAsa Nostra” le realtà della Rete dei Numeri Pari impegnate nel quartiere.

Interverranno:
Libera Contro le Mafie
I.C. Via dei Sesami
Casa del Popolo di Centocelle
Iskra Coop Sociale Onlus
Libera Assemblea Centocelle
Nonna Roma
Fiom-Cgil Roma e Lazio
USICONS
Comitato Parco di via delle Palme

Rivolgiamo l’invito a partecipare, una chiamata alla lotta, a cittadini-e, alle realtà che condividono questo percorso, questi obiettivi e queste modalità di decisione, per dare il loro attivo contributo.

Info:
https://www.facebook.com/events/485445272407121/?active_tab=about
www.numeripari.org
retenumeripari@gmail.com

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