9 anni di SCuP e il rischio che da dicembre non ci sarà più

12 maggio 2012 – 12 maggio 202?
Il 12 maggio 2021, h 18, prosegue il nostro cammino.

Il prossimo 12 maggio saranno 9 anni dal giorno in cui abbiamo deciso di metterci in gioco, per dare una casa nel nostro quartiere allo sport, alla cultura popolare, alla partecipazione, al mutualismo e alle pratiche per costruire l’idea di città in cui il benessere, il welfare, non fossero un lusso, ma un diritto.

Nel mezzo, le ruspe, quelle che hanno ridotto l’edificio di Via Nola 5, a uno scheletro, chiuso nell’armadio del dimenticatoio della città insieme al marcio che quell’operazione di svendita di patrimonio pubblico celava.

E lo sgombero quindi, il 7 maggio del 2015, che ci portava a continuare questa esperienza negli immobili di via della Stazione Tuscolana.

Distrutti, abbandonati da decenni, completamente inospitali e malsani. Rigenerati in questi anni dal basso, senza alcun sostegno pubblico, con uno sforzo economico sostenuto solo dagli/dalle attivist* e da chi frequenta lo spazio.

Abbiamo continuato. Del resto, nonostante prima l’accanimento, e poi l’oblio, le realtà legate agli spazi sociali, occupati e non, sono sempre di meno degli spazi pubblici del patrimonio cittadino abbandonati e in disuso, sottratti alla collettività e alla loro funzione di utilità sociale.

Eppure sono realtà che costituiscono un arcipelago di democrazia, luoghi di incontro e di consolidamento di reti solidali, di cittadinanza attiva, attorno ai quali, insieme alle attività che ospitano, nascono, crescono percorsi di lotta e rivendicazione per i diritti di tutti.

E’ da questi spazi che si è mossa la solidarietà in questi mesi, per fronteggiare la crisi sociale ed economica acuita dalla pandemia.

E’ di questi giorni un nuovo capitolo della lotta per il Lago dell’Ex Snia, una grande battaglia per il verde e la salute della città, proprio in un’area il cui recupero è partito anche esso dall’esperienza dal basso di un centro sociale occupato.

Questo per citare la più recente e più eclatante battaglia in cui il ruolo della politica dal basso e della partecipazione popolare ha giocato un ruolo fondamentale per la tenuta di uno spazio pubblico e la rivendicazione di diritti universali e irrinunciabili.

Nonostante ciò, ci troviamo a dover fronteggiare un NUOVO RISCHIO DI SGOMBERO.

Nati da un’occupazione, siamo l’unica realtà attiva in un quadrante abbandonato, in un territorio dove il fallimento nella gestione pubblica del patrimonio e della pianificazione urbanistica é evidente, palese, vergognosa.

Un territorio dove il Deposito Atac di Piazza Ragusa, l’Ex Circolo degli Artisti, l’Ex Init, l’Ex Palestra Castello, spazi verdi mai nati, il circolo anziani di Villa Fiorelli chiuso e abbandonato, il cinema Airone, che ormai non si ricorda più aperto, raccontano l’incapacità del Comune di valorizzare il proprio patrimonio, sottraendolo all’uso civico e di utilità sociale; una beffa alla luce della campagna denigratoria degli spazi pubblici invece occupati, autogestiti, ma attivi, ricchi di iniziative, vivi.

Un territorio dove l’iniziativa privata ha creato il buco nero del cinema Paris e del Maestoso, o la truffa del centro commerciale Happio, emblematico fallimento della collaborazione tra pubblico e privato, tutta a vantaggio del secondo.

E’ in questo contesto che si colloca la rigenerazione dell’area della Stazione Tuscolana prevista e annunciata col bando internazionale #reinventingcities.

Un bando che a leggerlo non si può non essere d’accordo, ma che nasconde l’insidia di affidare le trasformazioni urbanistiche a logiche private che nulla hanno a che fare con bisogni e necessità dei territori e delle persone che li abitano. Un nuovo modo di svendere un pezzo di città.

Cosa che avverrà con gli immobili che ospitano SCUP e con il resto dell’area della Stazione Tuscolana, e che grazie a una variante urbanistica, è resa edificabile per due terzi, senza uno straccio di garanzia che l’investimento del privato tenga conto di bisogni e necessità di servizi e spazi pubblici che emergono dal territorio.

Un bando in cui si trovava spesso la parola #PARTECIPAZIONE, termine di cui anche l’attuale amministrazione si è riempita spesso la bocca, tra le tante parole poi svuotate di significato dopo 5 anni di amministrazione 5 stelle, per non parlare poi di quanto avvenuto a livello nazionale.

Partecipazione che è prevista da leggi e regolamenti comunali, e che non c’è mai stata.

Per noi, ripensare la città, coinvolgere la cittadinanza per disegnare una città a misura di cittadino, più che una legge, è un’attitudine, è la nostra dimensione di pensarci come corpo sociale attivo della città.

Anche a fronte del vizio a monte di tutta l’operazione, con la rinuncia dell’amministrazione a un ruolo di guida in questo processo, abbiamo continuato a lavorare nel coinvolgimento del territorio attraverso il LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANA PARTECIPATA.

Compito delle istituzioni, lo abbiamo svolto noi.

Abbiamo coinvolto architetti, urbanisti, archeologi, storici, operatori sociali, cittadinanza, associazioni, comitati, per ragionare insieme di questa trasformazione, per immaginare quale fossero le priorità in un cambiamento.

Il 10 maggio verrà, forse, presentato il progetto vincitore del bando, e, forse, finalmente se ne saprà di più.

Poco altro è dato sapere, ad oggi, se non il fatto che SCUP rischia di scomparire, e che le volontà, le istanze, emerse dal basso rispetto alla rigenerazione di quest’area non sono state al momento prese in considerazione, nè discusse, come del resto fino ad oggi le proteste di chi abita su via della #StazioneTuscolana per gli incessanti rumori notturni nella ferrovia, o tutte le problematiche legate all’abbandono dell’area.

Come 6 anni fa, le ruspe del nulla che avanza ci vogliono cancellare.

Come 6 anni fa, il 12 maggio segna un nuovo capitolo di questa storia.

Con le realtà incontrate lungo il percorso nascerà il FORUM DI PROGETTAZIONE URBANA PARTECIPATA, un organo di elaborazione, di rivendicazione, di vigilanza e controllo, dove saranno i cittadini e le cittadine a vigilare e controllare l’operato delle istituzioni, a far valere in tutte le sedi quelle che sono le richieste della popolazione, a difendere lo spazio, SCUP, che le ha catalizzate e che ha svolto il ruolo di casa della tanto decantata partecipazione.

Il 12 maggio, h 18, prosegue il nostro cammino.

#larigenerazionesiamonoi #reinventingcities #stazionetuscolana #scup #spaziverdi #sport #cultura #partecipazione #montuori #raggi #urbanistica

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