Per cambiare servono ascolto, partecipazione e diritti. Un nuovo Metodo per Roma

Dall’assemblea pubblica delle realtà della Rete dei Numeri Pari due proposte per ricostruire la politica in città

Dall’assemblea tenutasi al teatro Quarticciolo lo scorso 29 ottobre viene lanciato un messaggio unitario alla città e al neo sindaco Gualtieri e due proposte concrete. Un impegno preso da soggetti sociali, sindacali, comitati di quartiere, cooperative sociali, presidi antimafia, case delle donne e movimenti riuniti nella Rete dei Numeri Pari e da 7 consiglieri neo eletti all’assemblea Capitolina. Un impegno per costruire un nuovo “Metodo” di lavoro e di confronto per Roma, urgente e necessario per sconfiggere disuguaglianze e mafie, per ricostruire fiducia tra società e politica, per restituire potere ai cittadini, alle cittadine e alle comunità sui territori, per rispondere alla crisi di credibilità che ha visto l’esodo dal voto della maggioranza dei romani e delle romane come mai prima d’ora nella storia della Capitale.

Le istituzioni da sole non ce la fanno e non hanno strumenti, conoscenze sui territori e consapevolezza di quanto radicato sia il grumo di interessi che mette insieme ingiustizie sociali, mafie e deriva della convivenza democratica. Per questo serve un confronto permanente fondato sul metodo della co-programmazione e della co-progettazione come previsto dalla sentenza 131 del 2020 della Corte Costituzionale e dall’art.3 del Codice del Partenariato Europeo per ciò che riguarda la gestione dei fondi del PNRR.

L’assemblea tra soggetti sociali, elette ed eletti lancia per questo due proposte e si impegna a portarle avanti: 1) la costruzione e la legittimazione istituzionale di uno spazio “deliberativo” di confronto periodico tra istituzioni rappresentative, soggetti sociali e sindacali sui temi della lotta alle disuguaglianze e alle mafie; 2) la realizzazione di assemblee periodiche permanenti nei Municipi, convocate da eletti insieme ai soggetti sociali, alle scuole, ai cittadini per co-progettare e co-programmare sui fondi del PNRR come stabilito dalle sentenze, per rendere efficaci e condivisi i progetti sui territori, per portare trasparenza e condivisione sugli ingenti fondi su cui la criminalità organizzata rischia di mettere le mani.

È questa l’unica strada possibile per restituire democrazia e speranza a quanti l’hanno persa e per ricostruire fiducia con quei soggetti sociali che in questi anni non si sono arresi e in città hanno portato spesso da soli avanti battaglie per i diritti sociali, costruendo allo stesso tempo attività di mutualismo e cooperazione solidale durante la pandemia.

All’assemblea hanno partecipato e sono intervenuti per condividere e promuovere le due proposte presentate dalla Rete 7 neo eletti ed elette della nuova Assemblea Capitolina e dei Municipi: Sabrina Alfonsi, Erica Battaglia, Ferdinando Bonessio, Giovanni Caudo, Claudia Pappatà, Claudia Pratelli e la Consigliera regionale Marta Bonafoni. Con loro, insieme a tutti e tutte le altre che vorranno aggiungersi, a prescindere dallo schieramento politico, porteremo avanti il percorso per cambiare Roma.

Dalla periferia di Roma, da Quarticciolo, vengono lanciate due proposte da un’alleanza nuova tra soggetti sociali, elette ed eletti di diversi schieramenti per realizzare un altro metodo di lavoro e un confronto permanente tra istituzioni sociali e rappresentative, reso oggi ancora più urgente e necessario dell’astensionismo senza precedenti registrato in città, dal pericolo rappresentato dall’aumento dei clan e del welfare sostitutivo mafioso.

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