MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE

18 maggio | Festival Parole libere. Segni, suoni e sogni contro le mafie – per Ilaria e Miran

Sabato 18 Maggio il Festival Parole Libere arriva al Laghetto dell’Eur (Metro B, Eur Palasport): dibattiti, approfondimenti, dialogo e, per i più piccoli, giochi e attività!

Dalle 09.00 alle 22.00, festeggeremo l’antimafia che si fa con la cultura, coi libri, con la stampa libera, con la musica, con la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione, della sostenibilità ambientale. Ne parleremo con tanti ospiti e più di trenta associazioni che saranno presenti con i loro stand per raccontarsi -seguite gli aggiornamenti sulla pagina dell’evento per scoprire chi sarà con noi!
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PROGRAMMA
– |9.30| Apertura e saluti di benvenuto
a cura del presidio di Libera Roma IX “Ilaria Alpi – Miran Hrovatin”

– |10.00| Narrare è resistere. Il riscatto sociale attraverso la cultura (A cura di Biblioteca popolare “Mondo piccolo”, Biblioteca Cittadini del Mondo, Biblioteche di Roma – Biblioteca Pier Paolo Pasolini, La Scugnizzeria di Scampia, Associazione daSud)

– |11.00| “Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Depistaggi e verità nascoste a 25 anni dalla morte” (A cura di Round Robin Editrice – con gli autori Luigi Grimaldi e Luciano Scalettari)

– |12.00| Ambiente e territorio. Esperienze, riflessioni e progetti per una città verde (A cura di Circolo Legambiente Monteverde “Ilaria Alpi”, Vivere In, Metrovia – l’idea che muove Roma)

– |15.30| Mosaico di culture. Antirazzisti del terzo millennio (A cura di Amnesty International – Italia, Gruppo Emergency Eur Roma, Gustamundo, Liberi Nantes)

– |16.30| “Eterni Secondi. Perdere è un’avventura meravigliosa – Storie dalla Scugnizzeria di Scampia” (A cura della La Scugnizzeria – con l’autore Rosario Esposito La Rossa)

– |17.30| Intervista a Giovanni Tizian (giornalista del settimanale L’Espresso) – A cura del presidio di Libera Roma IX “Ilaria Alpi – Miran Hrovatin”

– |18.30| “CHANGE your step | 100 artisti. Le parole del cambiamento” (A cura di Musica contro le mafie – con Gennaro De Rosa, Gabriella Martinelli, Enrico Capuano)

– |19.30| Musica live: ABC Positive + (Vincitori della nona edizione del premio Musica Contro le mafie)

Per l’intera giornata: giochi, laboratori e attività per bambini!
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Per maggiori informazioni
infoparolelibere@gmail.com
Libera Roma IX “Ilaria Alpi – Miran Hrovatin”

15 Maggio 2019 / by / in ARTICOLI, Mafie, corruzione e zona grigia, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
SìAmo Scup – Sostieni la raccolta fondi per Scup Lab!

Costruiamo insieme una sala polifunzionale aperta a tutte e a tutti

Scup è una comunità e un progetto di Sport e Cultura Popolare.

Nel 2015 abbiamo liberato uno spazio abbandonato in via della Stazione Tuscolana, a Roma. Lo abbiamo recuperato e restituito al quartiere trasformandolo in un luogo di aggregazione sociale, di fruizione e produzione culturale, aperto alle comunità e al territorio.

In questi anni Scup è stata una fucina di idee e di attività messe in moto da zero, un luogo di incontro e confronto per un numero sempre maggiore di persone e realtà che hanno attraversato questi tre capannoni quotidianamente, ed è stato proprio grazie alla crescente partecipazione che dopo una lunga trattativa abbiamo ottenuto un comodato d’uso gratuito a fini sociali e culturali. Un piccolo spiraglio di luce in una città impoverita e desertificata da una politica fondata su logiche di esclusione.

Questo cambiamento apre Scup a prospettive e direzioni nuove dettate dall’entusiasmo e dall’energia di chi lo vive e attraversa: prima fra tutte la costruzione di Scup Lab, un teatro e sala polifunzionale che possa allargare la nostra proposta culturale sul territorio e dare la possibilità a numerose compagnie di avere un luogo dove esibirsi e provare.

Abbiamo bisogno di più spazio per la cultura e per alimentare riflessioni e percorsi sociali nuovi: costruiamo INSIEME questo pezzo di strada!

Questo spiraglio lo vogliamo condividere con tutt* voi perché ci auguriamo che possa diventare una luce abbagliante. Perché alla dilagante retorica del “confine”, dell’isolamento e dell’esclusione, a chi vorrebbe annichilire ogni slancio alla vita e alla solidarietà, vogliamo continuare a rispondere con la costruzione quotidiana di percorsi e pratiche di condivisione, autorganizzazione e mutualismo.

La Campagna di Crowdfunding SìAmo Scup

Per aggiungere questo tassello e realizzare Scup Lab, e per migliorare lo stato dei tre capannoni che compongono Scup c’è bisogno di molti lavori di manutenzione e ristrutturazione. Attraverso la campagna crowdfunding da Maggio fino a Luglio, vogliamo raccogliere 40.000 euro per:

  • effettuare interventi di ristrutturazione, coibentazione e riscaldamento che rendano l’ambiente più confortevole e sicuro per tutte le persone e i progetti che attraversano Scup;
  • completare la costruzione di Scup Lab – lo spazio teatro polifunzionale di Scup;
  • effettuare lavori di manutenzione dello spazio esterno e allestire il giardino;
  • migliorare e rigenerare lo spazio di community welfare abbattendo le barriere architettoniche.

Questo ci permetterà di :

  • Migliorare la qualità della vita di tutt* coloro che partecipano al progetto (siamo tantissim*!);
  • Organizzare corsi di formazione e laboratori aperti di teatro ed arti performative accessibili per tutt*;
  • Arricchire l’offerta culturale del quartiere e dare più spazio alle proposte artistiche, culturali e di dibattito che potranno inserirsi nel progetto di animazione sociale e territoriale;
  • Allargare il percorso delle autoproduzioni culturali;
  • Migliorare lo spazio del mercato EcoSolPop e la proposta di iniziative e spettacoli per bambin*.

La Nostra Storia (visitate www.scupsportculturapopolare.it)

Il progetto Scup! Sport e Cultura Popolare nasce nel maggio del 2012 quando un gruppo di precarie, istruttori dello sport, educatrici, ricercatori e psicologhe hanno deciso di occupare un edificio per creare uno spazio di comunità a servizio del territorio all’interno di uno stabile abbandonato in via Nola, 5 a Roma, nel quartiere San Giovanni – Appio Latino.

Il progetto è cresciuto nel tempo ed ha coinvolto tantissime persone nella partecipazione attiva alla vita di quartiere; all’interno dello spazio di Scup sono nate e si sono sviluppate numerose iniziative: dal mercato ecologico solidale e popolare EcoSolPop, alla Campagna StopTTIP, il progetto della biblioteca, i corsi di lingua, le presentazioni di libri, lo Spazio Bimbi, il percorso per la delibera sull’uso sociale e culturale degli immobili abbandonati “PatrimonioComune” e molto altro!

Qui un link alla nostra storia che può darvi un’idea della ricchezza del nostro percorso!

Il 7 maggio del 2015 sono arrivate le ruspe: SCuP è stato sgomberato e lo stabile devastato interamente, distruggendo palestra, biblioteca, bagni con servizi… tutto. Una demolizione che è visibile ancora oggi dal momento che lo spazio è rimasto abbandonato e inutilizzato, e conserva addirittura le macerie e i segni dello sgombero.

Quello stesso giorno una grande manifestazione cittadina ha dato nuova vita e liberato un plesso abbandonato di tre capannoni industriali in via della Stazione Tuscolana: grazie all’aiuto di tutt* il progetto SCuP non si è mai fermato, si è rimodulato sulle nuove caratteristiche dello stabile (che è sottoposto da allora a continui lavori di ripristino), organizzando iniziative sportive nel quartiere, ricominciando quel sottile lavoro di rete e di riconnessione del tessuto sociale sul territorio…

Photogallery

Non ci siamo mai arresi alla crisi, né alla depressione e al grigiore che cercano di infondere nelle nostre vite, Scup è uno spazio di apertura, di speranza e costruzione e vogliamo costruire grazie al contributo di tutte e tutti questa realtà alternativa possibile!

Abbiamo molta fiducia nella capacità delle persone di autorganizzarsi e dare risposta con soluzioni creative ed efficaci ai problemi che viviamo, perché soli non siamo molto, ma uniti siamo una forza creatrice inarrestabile!

Chiunque può essere parte di questo cambiamento, e non importa con quanto ciascuno potrà contribuire, vi ringraziamo sin d’ora per essere parte di questa storia e per diffondere la campagna e aiutarci in quest’impresa!

Ci siamo dat* 3 MESI di tempo per raccogliere 40.000 euro e restiamo disponibili a fornirvi informazioni e a ricevere commenti!

veniteci a trovare e scriveteci a: scupsportculturapopolare@gmail.com

Grazie del vostro contributo!!!Ce la faremo ancora!!

https://buonacausa.org/cause/si-amo-scup-raccolta-fondi-per-scuplab?fbclid=IwAR31mSUrpksBK60ZyJq48LV8HuBT38vDbsLwna5SmM0cnF-2kHNQ9_OXF1c

9 Maggio 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
Tecnologie di controllo. Profilazione e diritti dei lavoratori. Possibili strategie di reazione

Martedì 14 maggio dalle 9:30 alle 14:30 presso la Sala Alberto Fredda in Via Buonarroti 12 a Roma, un seminario sui diritti e sulle libertà dei lavoratori minacciate dalle tecnologie di controllo e di profilazione. Argomenti nuovamente messi in luce dalla recente entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy (GDPR). L’iniziativa è organizzata dalla FIOM-CGIL Roma e Lazio e dal CRS. Introduce Patrizio Potetti. Coordina Giulio De Petra. Relazioni dei docenti Giovanni Battista Gallus e Francesco Paolo Micozzi. Intervengono Antonio Bevere, Tania Scacchetti e alcune RSU che espongono reali casistiche aziendali. Conclude Francesca Re David

9 Maggio 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
Gli abitanti di via Volontè si mobilitano: 8 maggio ore 14 conferenza stampa in piazza Sempione, davanti alla sede del Municipio 3

Siamo 32 famiglie e viviamo dal 2007 in uno stabile costruito con i soldi della Regione Lazio in via Volontè 9, nei pressi di Porte di Roma. La cooperativa che ha usufruito del finanziamento pubblico per realizzare alloggi destinati ad anziani è fallita e lo stabile che noi abitiamo è finito all’asta. Alcuni giorni fa un acquirente terzo se lo è aggiudicato al prezzo di 450mila euro. Un affare!

Mentre avveniva tutto questo la Regione Lazio, nonostante ripetuti incontri e sollecitazioni, è rimasta a guardare. Riteniamo questo molto grave, soprattutto per il clima che si respira in città e le ripetute minacce di sgombero senza soluzione. Abbiamo ricevuto rassicurazioni dall’assessorato regionale alla casa e ci siamo fidati delle affermazioni di serenità provenienti dal Municipio terzo. Ora però ci troviamo di fronte ad una realtà inconfutabile: una nuova proprietà che sicuramente vorrà far valere i propri diritti acquisiti e che con tutta probabilità chiederà la restituzione dello stabile dove abitiamo.

Quindi per noi, vista la poca disponibilità di alloggi popolari e la chiara difficoltà di Comune e Regione di darsi politiche abitative pubbliche all’altezza dell’emergenza denunciata da più parti, non rimane che la prospettiva della strada o la divisione dei nuclei familiari se verremo considerati abbastanza fragili da competere per questa soluzione. Un futuro davvero pieno di ansia e di rabbia.

Quando siamo entrati nello stabile inutilizzato da due anni, e con sopra un contenzioso mai sanato tra cooperativa e istituzioni, abbiamo ritrovato la tranquillità, tra mille lavori precari, per fare crescere i nostri bambini. Ma anche questo non sembra importante per chi doveva intervenire con decisione e non lo ha fatto. Con buona pace delle tante parole spese sulla tutela dei nuclei familiari e dei minori.

Pensiamo che questo ultimo atto non possa andare in scena. Noi non abbiamo nessuna intenzione di lasciare lo stabile senza soluzioni dignitose dove sia garantito il passaggio da casa a casa.

Facciamo appello alla città e alle amministrazioni, in primis alla Regione Lazio in quanto finanziatrice al 90% di questo immobile, per affermare con forza che il diritto alla casa viene prima delle speculazioni edilizie e finanziarie. Chiediamo inoltre all’ente di prossimità, in quanto residenti in questo Municipio, di farsi carico di una mediazione per non far degenerare il diritto che noi avanziamo con urgenza in una questione di ordine pubblico.

Gli abitanti e le abitanti di via Volontè

6 Maggio 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
Fare cultura è fare città. Nasce a Roma ScupLAB

Nel quartiere Appio – Latino Tuscolano, all’interno del progetto di Scup Sport e Cultura Popolare, sta nascendo un nuovo spazio culturale polifunzionale di teatro e arti performative, grazie all’iniziativa di giovani attrici, attori, registe e registi emergenti.
Il progetto di Scup, dopo anni di occupazione, ha quest’anno ottenuto il comodato d’uso per i locali di Rfi in via della stazione Tuscolana 82/84 anche grazie all’intermediazione del Municipio VII, ed è da tempo punto di riferimento per le attività culturali e sociali del territorio.

Con il nascente progetto di teatro e arti performative Scup apre ulteriormente le sue porte alle esigenze, ai desideri, alle riflessioni e proposte della cittadinanza.
Da questa importante novità vogliamo cogliere l’occasione per aprire uno spazio pubblico di confronto in cui parlare di politiche culturali nella città di Roma e nel territorio; di buone pratiche, di esperienze “dal basso” e di progettazione partecipata. Quali sono le prospettive, quali i possibili modelli? Come l’amministrazione può aprire nuove opportunità e al tempo stesso valorizzare il patrimonio culturale esistente?

Ne parleremo con:
Elena De Santis – Assessora Scuola, Cultura, Sport e Politiche Giovanili VII Municipio
Christian Raimo – Assessore Cultura III Municipio
Giorgio de Finis – Direttore del Macro Asilo di Roma
Carlo Infante – Urban Experience, Alt giornale partecipato
Progetto Eccoci – Empatia Cultura COnoscenza Comunità Integrazione
Csoa Spartaco

Sabato 4 maggio in occasione della festa di lancio per il progetto ScupLAB
Alle ore 18:30 presso Scup Sport e Cultura Popolare

4 Maggio 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE, MUTUALISMO SOCIALE
Calcata 4.0 una nuova storia di resistenza e di disobbedienza – Premio Giornalismo Digitale

CALCATA 4.O
Una nuova storia di resistenza e disobbedienza

Premio Giornalismo Digitale, a cura della ‘Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati’
Sabato 4 e domenica 5 maggio 2019 – Calcata (Viterbo)

In contemporanea si svolgerà la mostra fotografica ‘Calcata, una storia di disobbedienza’

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Il Premio ideato dalla Rete NoBavaglio intende valorizzare il racconto diverso delle realtà sociali, in particolare a Roma e nel Lazio, legate ai grandi temi dell’immigrazione, delle nuove povertà e delle esperienze di mutualismo e di sfida alle nuove forme di autoritarismo.

Saranno premiate tre inchieste giornalistiche che si sono distinte nell’affrontare tematiche legate alla lotta alle diseguaglianze, all’inclusione sociale, alla difesa dell’ambiente, alla resistenza e disobbedienza civile.

Per la selezione dei lavori, curata dalla Rete NoBavaglio in collaborazione con Castelnuovo Fotografia e CiviTonica, è stata creata un’apposita giuria formata da esperti del settore e da personalità della cultura, tra i quali l’urbanista Paolo Portoghesi,
Enrica Scalfari direttrice di Agf,
Pietro Suber giornalista Mediaset e responsabile Carta di Roma,
Marino Bisso giornalista La Repubblica e Rete NoBavaglio,
Elisabetta Portoghese direttrice artistica ‘Castelnuovo Fotografia’,
Carlo Picozza Ordine dei Giornalisti del Lazio,
Valerio Piccioni giornalista Gazzetta dello Sport e promotore della ‘Corsa di Miguel’,
Ugo Baldi giornalista Il Messaggero,
Cristina Pantaleoni responsabile di ‘GVpress – Associazione italiana dei giornalisti-videomaker’,
Famiano Crucianelli presidente Bio distretto della Via Amerina,
Ivano Maiorella direttore Giornale Radio Sociale,
Roberto Pagano giornalista Forum Terzo Settore del Lazio,
Alessia Marani giornalista Il Messaggero,
Giuseppe De Marzo responsabile Politiche sociali Libera e Rete dei Numeri Pari,
Vincenzo Vita direttore Archivio Audiovisivo Movimento del Operaio-AAMOD,
Daniele Macheda giornalista Rai News 24
Vanessa Losurdo responsabile Civitonica

La premiazione, con la proiezione dei tre lavori scelti, si svolgerà sabato 4 maggio 2019 alle 17 Ex Granaio nel borgo medievale di Calcata(VT).

Nella stessa giornata si svolgerà la mostra fotografica ‘Calcata, una storia di disobbedienza’.

Domenica 5 maggio ore 16 nell’ex Granaio
proiezione “1938 Quando scoprimmo di non essere più italiami” di Pietro Suber con l’autore e Carlo Picozza

Ore 17.30 Ex Granaio:
L’ultimo scatto, il caso Matteotti, intervengono Italo Arcuri, autore de il corpo di Matteotti , Tano D’amico Paolo Grassini, Marino Bisso. Sarà proiettato la video inchiesta su Matteotti e la pista delle tangenti nere realizzata dal regista Paolo Grassini e Stefano Moser. Modera Carlo Picozza

Durante le due giornate sono previsti spazi tematici a cura della Cgil camere del lavoro di Civita Castellana e Spi Cgil lega valle del Tevere – Veio; dell’Anpi di Civita Castellana e sezione Matteotti – Rete Flaminia Tiberina. E inoltre:” I Love Leggere, Libri liberi x tutti” a cura della Rete NoBavaglio e workshop e con apparecchiature e strumentazioni legate alla produzione digitale video e fotografica.
La manifestazione si svolge con il patrocinio del Comune di Calcata

CALCATA UNA NUOVA STORIA DI RESISTENZA E DISOBBEDIENZA / Calcata, a story of disobedience

*Per info e segnalazioni

E-MAIL : Calcata4.0@libero.it
Questo il programma di base

Calcata 4.0, un premio per raccontare le nuove storie di resistenza e disobbedienza

30 Aprile 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
Ricostruiamo La Pecora Elettrica

Nella notte del 25 aprile La Pecora Elettrica,la nostra libreria caffetteria nel quartiere romano di Centocelle, è stata incendiata da ignoti poche ore dopo la chiusura. Siamo una piccola realtà di quartiere che crede in quello che fa. Organizziamo eventi culturali, ospitiamo corsi di lingua ad offerta libera, accogliamo lavoratori raminghi muniti di pc. Da noi si può entrare a curiosare tra i libri, a bere un caffè, a degustare un buon bicchiere di vino proveniente dai territori confiscati alla mafia ma anche seplicemente a fare quattro chiacchiere.

Le fiamme hanno devastato il nostro localema fortunatamente stiamo tutti bene e non ci sono stati danni agli appartamenti dei nostri vicini. Mentre le forze dell’ordine svolgono le indagini noi ci siamo già messi a ripulire i nostri spazi, perché vogliamo riaprire il prima possibile più forti e più belli di prima.

Questa è la nostra raccolta fondi, per rimettere in piedi la nostra Pecora Elettrica e continuare a fare quello che amiamo, insieme a tutti voi. Ci aiutate?

https://www.produzionidalbasso.com/project/ricostruiamo-la-pecora-elettrica/?fbclid=IwAR19JXN9e1CEpDG8XoBEydiS5B4hdTYwzO0VOt7XV564-plLlwkQ5XDUJcs

28 Aprile 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
Non Una di Meno va in Campidoglio: gli spazi femministi vanno moltiplicati non chiusi

Oggi alle 15 si terrà davanti al Campidoglio una manifestazione lanciata da Non Una di Meno e che vedrà scendere in piazza i centri antiviolenza, le case rifugio, le case delle donne e i consultori. Molti di questi luoghi sono stati sfrattati dall’amministrazione a cinque stelle, che li ha chiusi per metterli a bando.

“Vogliamo un’apertura della città ai luoghi delle donne, chiediamo una casa delle donne in ogni municipio”. Una settimana di mobilitazioni a favore degli spazi femministi, una settimana in cui le donne di quasi tutte le città d’Italia manifesteranno affinché sia riconosciuta l’importanza di questi posti: dall’11 al 18 aprile in migliaia sono scese in piazza per manifestare davanti le istituzioni e chiedere non solo che queste esperienze siano valorizzate, ma che quelle già esistenti siano tutelate. Oggi è la volta di Roma, con la manifestazione lanciata da Non una di Meno alle 15 davanti al Campidoglio e che vedrà riunirsi lì davanti i centri antiviolenza, le case rifugio, le case delle donne e i consultori. Tra loro ci saranno anche la Casa Internazionale delle Donne e Lucha y Siesta, due stabili che da anni si occupano di offrire tutela e sostegno alle donne vittime di violenza e che attualmente sono sotto sfratto. “Chiediamo l’utilizzo del patrimonio immobiliare in disuso per avere case rifugio e di semi autonomia in ogni territorio – scrive Non Una di Meno in una nota – e l’apertura di tavoli inter-istituzionali per la formulazione di interventi di lungo periodo che riguardino le tempistiche previste nei bandi per l’assegnazione dei centri antiviolenza e la sostenibilità degli stessi nel tempo.”

“Virginia Raggi è silente, vogliamo una risposta”
La Casa Internazionale delle Donne è sotto sfratto da quasi un anno. Le associazioni che la compongono hanno fatto una richiesta al Comune di Roma offrendo una cifra che chiuda la questione e permetta di continuare a lavorare, ma finora non c’è stata risposta. “Spazi come la Casa e Lucha y Siesta devono essere moltiplicati perché sono necessari e vitali – dice a Fanpage.it Maria Brighi della Casa Internazionale delle Donne – Vogliamo più spazi femministi così come chiediamo più assemblee delle donne nei consultori, più case rifugio, più centri antiviolenza. Non vogliamo risposte solo su Lucha e la Casa, vogliamo di più. La nostra non è solo una rivendicazione pura del nostro spazio fisico, è la volontà di far riconoscere le pratiche delle donne e la valenza degli spazi femministi”. “Quella di domani sarà una piazza di lotta ma anche di approfondimento e informazione, ci saranno lezioni e momenti di confronto – dice Simona Ammerata di Lucha y Siesta – Sarebbe poi opportuno che l’amministrazione incontrasse tutte le vertenze che domani saranno davanti il Campidoglio. Quello di domani per noi però, è anche un momento per incontrarci e andare per le strade in tante a far sentire la nostra voce. Quello che vogliamo è una moltiplicazione degli spazi femministi e non solo delle case delle donne, perché sono sotto attacco anche altri luoghi fondamentali per costruire una società, un paese e una cultura diversi”.

A Roma si chiudono gli spazi delle donne
Una delle ultime esperienze a Roma che l’amministrazione M5s ha fatto chiudere, è stata L’Alveare, un coworking con spazio baby pensato appositamente per le mamme precarie. Grazie all’Alveare molte donne hanno potuto continuare a lavorare in un ambiente protetto, portando con sé i propri bambini, che altrimenti non avrebbero saputo a chi lasciare. Ma, nonostante il posto fosse stato assegnato direttamente all’associazione che gestiva i locali, il Municipio a cinque stelle ha voluto indietro le chiavi. Lo spazio sarà messo a bando, un bando cui chiunque potrà partecipare. Per adesso, l’Alveare è vuoto e inutilizzato, le donne e i bambini che lo attraversavano non potranno più entrarvi. L’ossessione per la trasparenza sta mettendo fine a molte esperienze fondamentali per la città, che erano state messe in campo direttamente dai cittadini e dagli abitanti dei quartieri. Ed è in questo modo che si rischia di chiudere spazi come Lucha y Siesta e la Casa Internazionale delle Donne, che hanno invece colmato il vuoto lasciato dalle istituzioni.

https://roma.fanpage.it/non-una-di-meno-va-in-campidoglio-gli-spazi-delle-donne-vanno-moltiplicati-non-chiusi/
http://roma.fanpage.it/

18 Aprile 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
Politiche giovanili a Cinecittà: ma che ci siete venuti a fa’?

NO ALLA CHIUSURA DEL PROGETTO ECCOCI E DELLA CASA DELLE DONNE LUCHA Y SIESTA

Ci ha stupito la scelta del M5S di organizzare qui, nel nostro Municipio, il convegno sulle politiche giovanili dell’Agenzia nazionale.

Al sottosegretario Vincenzo Spadoni e al vice-premier Luigi Di Maio forse è sfuggita la condizione critica in cui versano le politiche giovanili proprio nel quadrante di Cinecittà, dove si svolge la tanto proclamata iniziativa “Il futuro ha bisogno di protagonisti. Giovani”.

Dal mese di luglio 2018 siamo in attesa dell’apertura del nuovo centro giovanile 285 (anche se con economie dimezzate e una superficie ridotta) previsto in via Belloni, dopo la chiusura del centro giovanile “Batti il Tuo Tempo”, cancellato dopo 20 anni di attività rivolte ai minori.

Inoltre, per il prossimo mese di luglio è già stata annunciata la chiusura del Progetto Eccoci, una sala studio attrezzata, un centro per la formazione giovanile e una biblioteca, l’unico servizio delle politiche giovanili rivolto al popoloso quartiere di Don Bosco. Contro la chiusura di Eccoci, infatti, sono state già raccolte oltre 12 mila firme, ma nessuna risposta adeguata è giunta dall’amministrazione del VII Municipio che ne è responsabile.

Mentre per i quartieri di periferia, fuori dal Raccordo Anulare, non ci sono mai state realtà e investimenti rivolti ai giovani. Per loro non sono neppure previsti investimenti in bilancio.

Insomma, si discute di giovani ma a pochi metri l’amministrazione targata 5 Stelle sulle politiche giovanili fa acqua da tutte le parti.

Per questo, la Rete Cinecittà Bene Comune ha fatto un blitz davanti ai cancelli degli Studios che ospitano il convegno sulle politiche giovanili, per denunciare i ritardi e le mancate risposte dell’amministrazione 5 Stelle in merito proprio alle politiche giovanili.

Ci dispiace ulteriormente, poi, che questa iniziativa dell’Agenzia giovani nazionale venga utilizzata strumentalmente dal sottosegretario Spadafora come contrapposizione alla triste giornata del congresso mondiale delle famiglie, in quanto è proprio grazie alla decisione del Movimento 5 Stelle di sostenere il Governo Conte- Salvini-Di Maio che le politiche reazionarie della Lega su famiglia e migranti hanno raggiunto percentuali da capogiro nei sondaggi e che i diritti civili e sociali vengono sottoposti a pericoli e passi indietro ogni giorno, come sta per succedere alla Casa delle Donne Lucha Y Siesta proprio a due passi di Cinecittà! Anche per questo servizio non è stata trovata una soluzione.

Ma che ci venite a fare qui in periferia?

12 Aprile 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE
14 aprile – Domenica Si Legge A…. via delle Palme

Domenica 14 aprile, dalle 11:00 alle 18:00, nel parco Don Cadmo Biavati, in Via delle Palme a Centocelle, la seconda giornata dedicata alla lettura organizzata dalla parrocchia di San Giustino Martire e dal Comitato del Parco di via delle Palme “Domenica delle Palme si legge a.. Via delle Palme” per costruire dei percorsi virtuosi di avvicinamento alla lettura nei luoghi delle periferie non destinati e non dedicati alla disseminazione della cultura, in maniera totalmente gratuita e condivisa, senza un target preciso ma con l’intento di avvicinare anche le famiglie agli eventi culturali affiancando gli incontri ed i dibattiti ai contestuali laboratori e letture animate per bambini.

L’ambientazione all’interno del Parco, in cui il comitato è attivo per riqualificarne le aree anche attraverso la ricostruzione della comunità del territorio, consente di incontrare con le attività persone che non frequentano abitualmente i luoghi della cultura.
Nel corso di tutta la giornata ci saranno tre aree:

  • Il Poetry Corner, in cui insieme ai poeti che presenteranno le loro poesie, ciascuno che voglia declamare le sue poesie del cuore potrà farlo;

  • L’area delle letture animate e dei laboratori per bambini, in cui, oltre alle educatrici volontarie, chiunque voglia leggere o raccontare una storia ai bambini potrà farlo;

  • L’area delle parole, dove ci saranno gli incontri con gli autori, la presentazione dei libri ed i dibattiti sulle tematiche sociali da questi trattate.

In chiusura di giornata, sarà conclusa la campagna di raccolta libri: quelli in lingua inglese costituiranno un fondo per una biblioteca sociale nelle Filippine, mentre quelli in italiano saranno destinati al book crossing di comunità, con l’avvio dei percorsi della lettura del progetto “Centocelle Biblioteca Diffusa”, con la collaborazione degli esercenti del territorio, per iniziare a costruire nel territorio le Strade della Lettura.

10 Aprile 2019 / by / in ARTICOLI, MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE